4^ PARTITA AQUILOTTI: MORE THAN A GAME (più di un gioco)

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23:00
Prima partita casalinga per gli Aquilotti che, nella prima domenica di Dicembre, affrontano i giocatori della squadra di Centro Minibasket Eurolaghi Laveno.
Risultato finale della gara, 18 a 6 per i ranocchi, i quali non perdono neanche un tempo e concludono la partita con un punteggio di 59 a 23.


More Than a Game è un film documentario del 2009, diretto dal regista Kristopher Belman, che racconta la carriera del giocatore dell'NBA - LeBron James. Ma non solo.
"More Than a Game" è anche il titolo di un libro di Phil Jackson.
Lessi quel libro per la prima volta nel 2004, da quel momento in poi cambiò radicalmente il mio modo di vedere la pallacanestro.
Vi chiederete, che cosa centra Phil Jackson ed il suo libro con il minibasket e gli aquilotti Kikkers. Centra eccome, perchè tutta la mia "filosofia" di minibasket e di gioco si basa sui concetti base del triangolo.
Quello che separa le squadre veramente forti da quelle mediocri, oltre alla difesa, è il carattere. Non tanto il carattere di sapersi imporre singolarmente, bensì il carattere che il collettivo della squadra riesce ad imporre e mostrare.
La maggior parte delle squadre imposta il suo gioco sui forti, della serie, palla al MJ di turno e gli altri si devono levare di torno.
Certo è normale che in una squadra ci siano giocatori che tendono a mostrarsi più di altri, ma sarebbe troppo comodo affidarsi solo a loro. Credo che sia molto più soddisfacente mettere alla prova tutti i propri ragazzi, indipendentemente dalle loro doti cestistiche, così da poterli pian piano svelare.
Gli atleti molto dotati, con grande fiducia nelle loro possibilità, non mancano, ma a volte è necessario convincerli di "sacrificarsi" per la squadra. Solo così i Kikkers saranno sulla strada giusta.
Questa idea di gioco potrebbe portare dubbi a qualcuno, potrebbe indurlo a pensare che questo possa essere il gioco delle pari opportunità; della serie tutti devono giocare e i più bravi devono mettersi al servizio dei meno bravi. Non è esattamente così.
Il mio gioco vuole sì coinvolgere tutti i giocatori in campo, ma vuole anche fargli capire che per potersi esprimere al meglio e vincere è necessario inserirsi in uno "schema" complessivo che possa esaltare tutte le abilità di ogni singolo compagno. E' anche con il grande contributo dei giocatori più sgamati se riusciremo ad aiutare tutti gli altri compagni di squadra a trovare una propria importanza nel contesto della squadra, nel contesto della partita, riconoscendone costantemente i loro preziosi vari contributi.
Non abbiamo bisogno di leader per la squadra, ma abbiamo bisogno di un gioco che possa metterci alla prova, che ci possa ispirare e che possa portare a svelarci. Solo così facendo potremo diventare - tutti assieme - narratori, in prima persona e sul campo, della partita, costantemente alla ricerca di una quasi perfetta efficienza di gioco che metta al bando una volta per tutti l'egocentrismo, così da poter esaltare al meglio il gioco di squadra e la potenza che abbiamo in attacco.
Da soli non ce la potremo mai fare, ma sacrificandoci per gli altri e mettendo a disposizione una parte della giocata a favore della realizzazione di una in comunione con tutti gli altri compagni di squadra, allora sì.

Questo è altruismo, umiltà. Questo è lo sport che sogno.

Oggi la partita è iniziata un po' con il freno a mano tirato, forse intimoriti dalla prestanza fisica dei nostri avversari, abbiamo messo da parte per un po' il coraggio e abbiamo sbagliato un bel po' di tiri (dobbiamo ricordarci di piegare le gambe!!). A parte i molti tiri sbagliati, abbiamo fatto la nostra bella partita. Magari non la più entusiasmante della nostra carriera, ma ci siamo dati da fare.
Credo che le differenze fra campionato Aquilotti e campionato Esordienti portino un po' di confusione in campo. Canestri di diverse altezze, numero di giocatori in campo, comportano prospettive e scenari di gioco completamente differenti.
Visto che il post è già parecchio lungo, taglio corto e dico soltanto che sono contenta dei miglioramenti che stiamo compiendo. 

Sasha passa sempre più la palla e sta diventando un play più che generoso e molto preciso a canestro - ricordati di piegare le gambe!; 
Lorenzo comincia ad avere più fiducia nel suo istinto oltre che verso i suoi compagni - oggi miglior realizzatore; 
Luca P. è più costante, palleggia meglio e soprattutto con più calma - mi ha promesso che farà meno doppie; 
Giulia è sempre più grintosa e precisa al tiro, anche se a volte si dimentica di tagliare, riesce sempre a posizionarsi bene - libera - nel posto giusto, al momento giusto; 
Marta è sempre più veloce nel prendere decisioni, oltre che una grande rimbalzista; 
Ema ha una visione di gioco sempre migliore; 
Marco prende sempre più iniziativa; 
Francesco è molto meno timido, è più veloce e sta diventando sempre più sicuro di quello che fa; 
Andrea, da buon portiere, non si fa scappare una palla; 
Christian non si fa scrupoli e intende il basket come un dato di fatto - stabilito una volta per sempre: vado lì, entro in campo, tiro e se riesco faccio anche canestro!; 
Yuri sta diventando il leone che è, e sta finalmente mostrando tutta la sua forza sotto a canestro, che spesso nasconde; 
Luca C. - grazie ai quattro allenamenti alla settimana - sta facendo grandi passi avanti, soprattutto in difesa.

Bando alle ciance, concentriamoci soltanto su di una cosa: nel basket bisogna passare la palla e fare canestro, il resto è filosofia.




Forza Kikkers! effe

TABELLINI 4^ PARTITA ANDATA ASD CTV Kikkers - Minibasket Eurolaghi Laveno 18-6 (59-23) 
(8-6; 8-6; 6-2; 12-2; 8-0; 17-7) 
LORENZO 13, SASHA 12, LUCA P. 2, GIULIA 6, EMA 6, MARCO 4, MARTA 4, FRANCESCO 4, ANDREA 4, CHRISTIAN, YURI 2, LUCA C. 2.



A proposito di Federica

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